C.R.S. E INGIUSTIFICATI
ALLARMISMI
Stiamo ricevendo da
un crescente numero di soci delle allarmate richieste di chiarimento circa le
voci che stanno girando su ipotetici problemi alla libertà di circolazione per
i veicoli sprovvisti di C.R.S.
Per prima cosa, che
cos’è il C.R.S. ? Si tratta
dell’acronimo di Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica.
Questo documento è
stato introdotto dal Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009, pubblicato
sulla G.U. del 19 marzo 2010, normalmente conosciuto come “Decreto Matteoli”,
dal nome del ministro che lo ha firmato.
Questo Decreto tratta di “Disciplina
e procedure per l’iscrizione dei veicoli di interesse storico e collezionistico
nei registri, nonché per la loro riammissione in circolazione e la revisione
periodica”.
Di conseguenza anche il
C.S.R. riguarda prevalentemente la re immatricolazione di veicoli cancellati
dal P.R.A. e l’immatricolazione di veicoli provenienti dall’estero o di origine
sconosciuta e non la loro
circolazione.
E’ opportuno ricordare
che la circolazione dei veicoli sulle pubbliche strade è regolamentata esclusivamente dal Codice della Strada
e dal relativo Regolamento di Attuazione, certamente non attraverso circolari
interne di enti o associazioni private.
L’Art. 180 del C.d.S.
elenca, quali unici documenti
richiesti per poter circolare, la Carta di Circolazione e il Certificato di
assicurazione obbligatoria e – per il conducente – la Patente di guida.
Ipotizzare il sequestro
del veicolo da parte delle forze dell’ordine, oltre che del tutto improprio,
non può che creare ingiustificati allarmismi.
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