“I veicoli storici non sono
semplicemente ‘veicoli vecchi ‘ ”, dice la FIVA-Fédération Internationale des
Véhicules Anciens
- e auspica una maggiore coerenza sulle
restrizioni relative alle Zone a
Traffico Limitato (ZTL)
Dal momento che in tutta Europa il numero di “zone a traffico limitato” (ZTL) continua ad aumentare, la FIVA - la Federazione Internazionale che si occupa dei Veicoli Storici – sta facendo pressioni per
una chiara distinzione tra veicoli ‘storici’ e ‘vecchi’, per una coerente politica sull’ esenzione del veicolo
storico a livello europeo.
La FIVA comprende l’istituzione delle ZTL (Zone
a Traffico Limitato) poiché le città sono tenute a rispettare gli obiettivi
fissati nelle direttive dell’UE sulla qualità dell’aria e affrontare i problemi di salute espressi dalla
Organizzazione Mondiale della Sanità. Chiaramente,
poiché i veicoli
datati tendono ad essere più
inquinanti rispetto ai veicoli più recenti ,
le misure anti inquinamento ZTL spesso tendono a colpire ovviamente
i veicoli più vecchi – ma la FIVA è fermamente convinta che dovrebbero
essere riconosciute le differenze fondamentali
tra veicoli ‘vecchi’ e “veicoli
storici “.
Il presidente della FIVA,
Patrick Rollet, spiega: “Per ‘veicolo
storico’, si intende un veicolo stradale a propulsione meccanica
che abbia almeno 30 anni,
conservato e mantenuto in condizioni storicamente corrette , e
che non sia utilizzato come mezzo
di trasporto quotidiano. Questi veicoli sono parte di una patrimonio tecnico e
culturale e, a nostro avviso, non dovrebbero essere ammassati insieme alla
vecchie automobili con cattiva manutenzione che vengono utilizzate per il
trasporto di tutti i giorni, se si tiene in considerazione il problema dell’inquinamento atmosferico
urbano.
“
La FIVA sostiene che ci sono molte buone ragioni per le quali l’apporto attribuito all’inquinamento atmosferico urbano da parte dei
veicoli storici sia trascurabile “:
1 – I veicoli storici – auto, moto o veicoli utilitari – costituiscono solo una piccola, insignificante parte dei veicoli
stradali e una parte ancora più piccola di traffico su strada, quindi il loro
contributo all’inquinamento atmosferico è proporzionalmente molto piccolo. Poiché
sono generalmente utilizzati per puro piacere,
essi sono raramente utilizzati nelle aree urbane nelle ore di punta . Pertanto,
le emissioni derivanti da questi beni culturali sono statisticamente irrilevanti.
2 – I veicoli storici sono oggetto di una
manutenzione accurata , con conseguente
ulteriore riduzione del loro
impatto sull’ambiente. I proprietari
spendono diverse migliaia di euro all’anno per il restauro, l’acquisto di parti
e accessori, manutenzione e riparazione.
3 -La guida dei veicoli storici è oggetto di
particolare attenzione – che si riflette
nei premi di assicurazione molto bassi.
4 – Pochissimi veicoli storici hanno motori
diesel (l’obiettivo primario di molte ZTL).
“I proprietari di veicoli storici
conservano il patrimonio automobilistico e forniscono al pubblico un museo viaggiante
gratuito della nostra storia e cultura
motoristica utilizzando i loro veicoli sulle strade pubbliche “, aggiunge
Patrick Rollet. “Sarebbe un gran peccato
vedere la disintegrazione di questo importante aspetto del nostro patrimonio
culturale. Nel frattempo, eventuali divieti o limitazioni all’uso dei veicoli
storici non sarà solo gravemente iniquo per i proprietari, ma avrà anche un
impatto sulle migliaia di piccole imprese che dipendono dal movimento dei
veicoli storici.
“Molti paesi dell’UE hanno già legiferato in
modo che i veicoli storici debbano essere esenti dalle restrizioni previste nelle zone a bassa emissione – tra
cui la Germania, l’Italia (parzialmente ), l’Ungheria, la Repubblica Ceca,
Danimarca, Svezia e Regno Unito. Tuttavia, non solo le regole variano tra una
nazione UE e l’altra, ma in alcuni casi, le regole possono essere diverse anche
quando si viaggia da una città all’altra all’interno dello stesso paese. Ciò crea estrema confusione nei proprietari di veicoli storici.
“In sintesi, stiamo facendo
pressione ai politici europei su tre punti importanti:
1 – che vi sia una chiara
definizione di “veicoli storici” al contrario dei semplici ‘vecchi’ veicoli.
2 – i veicoli storici dovrebbero essere esenti
dalle restrizioni previste nelle
ZTL.
3 – che l’esenzione sia applicata in via permanente non
solo all’interno di ogni paese, ma in tutta l’Unione Europea nel suo complesso.
Vogliamo perciò incoraggiare i
club ed i proprietari di veicoli storici ad esercitare altrettante pressioni sulle
proprie autorità nazionali dove esistono
ZTL o ne
vengano proposte “.
Note:
Le statistiche sulla proprietà di
veicoli storici in Europa, da ricerca fatta dalla FIVA nel 2014, tra 15 Stati
membri dell’UE, sono circa 20.000 i proprietari, 1500 club e 1000 imprese.
La FIVA
è l’unica organizzazione mondiale del suo genere con il fine di favorire una guida sicura degli autoveicoli con più di 30 anni sulle strade pubbliche, pur rimanendo ugualmente
concentrata sulla conservazione e sulla promozione della stessa cultura dell’
automobilismo.
NB - Nelle Direttive dell’UE,
“ZTL - Zona a Traffico Limitato ” è indicata con il termine “LEZ -
Low Emission Zone” (Zona a bassa emissione)
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